Presentazione Squadre 2025: Team Jayco AlUla

Pochi grossi cambiamenti per il Team Jayco AlUla in vista della nuova stagione. Nonostante un CicloMercato che ha visto arrivare nove nuovi corridori (e uscirne altrettanti), la formazione australiana ha sostanzialmente confermato lāimpianto di base visto nelle ultime due annate, affidandosi a un gruppo collaudato per cercare di tenersi fuori dalla lotta retrocessione dal WorldTour e raggiungere una serena salvezza. Unica novitĆ importante ĆØ stato lāaddio di un veterano come Simon Yates, reduce da una delle sue peggiori stagioni, compensato perĆ² dallāarrivo di Ben OāConnor, che, al contrario, nel 2024 ha vissuto la sua migliore annata, dimostrandosi maturo per conquistare risultati importanti e per guidare la squadra nelle grandi corse a tappe.
Gli uomini piĆ¹ attesi
Ć quindi Ben OāConnor il nome piĆ¹ atteso della compagine australiana. Dopo il secondo posto finale alla Vuelta a EspaƱa, con vittoria di tappa e Maglia Rossa indossata per due settimane, la medaglia dāargento nella prova in linea dei Mondiali e il quarto posto al Giro dāItalia, il 29enne avrĆ il non facile compito di provare a ripetersi, con il tentativo di replicare la stessa continuitĆ di risultati mostrata nel 2024. Lāaustraliano proverĆ ad alzare lāasticella puntando sul Tour de France (dove comunque ĆØ giĆ stato quarto e ha vinto una tappa) e, probabilmente, nuovamente sul GT spagnolo, oltre che sulle corse di una settimana del WorldTour, ma il podio iridato dimostra che potrebbe dire la sua anche nelle classiche altimetricamente piĆ¹ dure come Liegi e Lombardia.
Nelle altre corse di un giorno, con il mirino puntato sui piĆ¹ importanti appuntamenti della primavera, agirĆ invece Michael Matthews, ancora a caccia di quel successo in una Monumento solamente sfiorato lo scorso anno, quando fu secondo alla Milano-Sanremo (oltre che terzo al Fiandre prima di una discutibile retrocessione per una manovra ritenuta scorretta nello sprint finale). A 34 anni, lāaustraliano resta uno dei corridori piĆ¹ costanti del gruppo in quanto a piazzamenti, potendo unire una buona resistenza sui percorsi movimentati a un ottimo spunto veloce, che ne fanno un bel cacciatore di tappe e un elemento pericoloso da portarsi dietro in certi tipi di finali, come appunto quello della Sanremo, che sarĆ uno dei suoi obiettivi principali.
Per quanto riguarda le volate piĆ¹ tradizionali, lāuomo di punta sarĆ ovviamente Dylan Groenewegen. Nonostante lāemergere di sprinter piĆ¹ giovani, il 31enne ha dimostrato di essere ancora in grado di lasciare il segno su traguardi importanti, conquistando il suo sesto successo di tappa al Tour de France lo scorso anno. Oltre alle vittorie, il neerlandese ĆØ capace poi di portare a casa tanti piazzamenti, sia di tappa che nelle corse di un giorno piĆ¹ semplici, importanti fonti di punti UCI utili per la classifica a squadre. A dividersi gli sprint con lui dovrebbe esserci in teoria Caleb Ewan, ma lāaustraliano, reduce da una stagione piuttosto negativa (e non ĆØ la prima), sembra ormai vicino a una clamorosa rottura con la squadra, che potrebbe lasciare giĆ nei prossimi giorni, chiamando dunque Groenewegen agli straordinari vista lāassenza di altri velocisti puri in rosa.
Se Luka Mezgec sembra ormai assorbito dal ruolo di ultimo uomo, tanto che lo scorso anno non si ĆØ quasi mai visto nelle prime posizioni degli ordini di arrivo, le altre ruote veloci della squadra sono infatti piĆ¹ adatte a emergere nelle giornate maggiormente movimentate. Ć il caso di Davide De Pretto e Anders Foldager, capaci giĆ di mettersi in evidenza nel 2024 in alcune corse di un giorno e in brevi gare a tappe e attesi da un ulteriore passo in avanti, cosƬ come di Felix Engelhardt, altro corridore abile sui percorsi misti e dotato di un buono spunto. Pur provando comunque a gettarsi in qualche volata, Max Walscheid si ĆØ invece concentrato piĆ¹ sulle classiche negli ultimi anni, sfruttando il suo fisico da passistone, mentre Campbell Stewart, dopo un buon 2023, ha fatto qualche passo indietro nella scorsa stagione e non sembra in grado di lottare per risultati importanti negli sprint di gruppo.
Tornando alla salita, la squadra possiede una batteria molto interessante di corridori buoni quando la strada si impenna, sia da affiancare a OāConnor, che per cercare risultati in prima persona. Uno di questi ĆØ sicuramente Eddie Dunbar, giĆ capace di cogliere una top-10 in un Grande Giro (settimo al Giro 2023) e vincitore di due tappe allāultima Vuelta, che quasi sicuramente avrĆ spazio per le proprie ambizioni in diverse corse a tappe e dovrebbe invece supportare OāConnor al Tour. Spazio nelle gare di una settimana lo avrĆ anche il talentuoso Luke Plapp, che se riuscisse a migliorare la tenuta in salita e a trovare una maggiore continuitĆ potrebbe anche puntare in futuro a un piazzamento in un Grande Giro, viste le sue ottime doti a cronometro.
Vicinissimo a una top-10 in un GT ci ĆØ giĆ andato Filippo Zana, che nel 2024 ha chiuso allāundicesimo posto il Giro dāItalia. Un risultato arrivato dopo che il 25enne ha ereditato i gradi di capitano da Dunbar, prematuramente ritiratosi, ma per il quale lāex campione italiano ha dovuto mettere da parte la sua natura di attaccante, che in passato gli ha permesso di ottenere ottimi risultati. Ruolo, questāultimo, che ha perĆ² ripreso alla Vuelta, dove ha sfiorato la vittoria a Lagos de Covadonga, e che dovrebbe ricoprire in pianta stabile in questo 2025, dove lāobiettivo sarĆ un successo di tappa alla Corsa Rosa e in quelle gare (anche di un giorno) piĆ¹ impegnative. Nelle giornate movimentate attenzione anche a Mauro Schmid, corridore che non ha mancato di mettersi in evidenza nelle ultime annate, ma che ancora non ha fatto quel salto di qualitĆ che ci si poteva aspettare dopo quanto mostrato nei primissimi anni tra i professionisti. Ancora molto giovane, anche lāelvetico potrĆ rappresentare un elemento importante sia nelle classiche, sia nelle corse di una settimana.
Appaiono destinati a svolgere un ruolo maggiormente di supporto, quando la strada salirĆ , corridori come lāetiope Welay Hagos Berhe, il danese AsbjĆørn Hellemose e il britannico Paul Double, anche se per tutti e tre ci dovrebbe essere spazio in alcune gare minori, in particolare per il britannico ex Polti-Kometa. Qualche occasione in piĆ¹ potrebbero invece avercela Chris Harper, che, quando chiamato in causa, ĆØ riuscito a cogliere qualche buon piazzamento anche in corse WorldTour (vedasi il sesto posto alla Volta a Catalunya dello scorso anno), e Koen Bouwman, che, lasciata dopo tanti anni la Visma, potrebbe avere qualche possibilitĆ in piĆ¹ di mettere in mostra quelle qualitĆ in salita che quasi tre anni fa gli consentirono di vincere due tappe e la classifica scalatori al Giro.
Trovano poi posto in organico alcuni passisti che, oltre a svolgere un ruolo di supporto per i compagni di squadra, possono provare a mettersi in azione da lontano in alcune giornate, come Alessandro De Marchi, vero specialista degli attacchi a lunga gittata, Chris Juul-Jensen e il neo-arrivo Patrick Gamper, mentre piĆ¹ votati alla preparazione delle volate saranno Kelland OāBrien, Elmar Reinders e Jasha Sutterlin. Completano la rosa i veterani Luke Durbridge e Michael Hepburn, capaci di qualche buona prestazione a cronometro, e il sudafricano Alan Hatherly, campione del mondo e bronzo olimpico nella mountain bike, nella specialitĆ del cross-country. Escludendo qualche apparizione in corse minori (con due secondi posti nella crono dei campionati nazionali), il 28enne ĆØ sostanzialmente allāesordio su strada, dunque nei prossimi mesi dovrĆ probabilmente soprattutto capire quale potrĆ essere il suo ruolo e i suoi punti di forza.
Le giovani promesse
Sono due i giovani che questāanno passano ufficialmente professionisti con la formazione australiana, pur avendo giĆ fatto esperienze tra i proā a livello Continental. Il primo, e colui che ha fin qui ottenuto i migliori risultati, ĆØ il neerlandese Jelte Krijnsen, che lo scorso anno si ĆØ messo in evidenza da metĆ stagione in avanti con la maglia della Parkhotel Valkenburg e, da stagista, con quella della Q36.5. Il classe 2001 ha infatti conquistato una tappa del Giro di Danimarca, la Druinvekoers-Overijse e tappa e classifica finali del Tour of Taihu Lake, oltre a un secondo posto nellāElfstedenrace e ad altri piazzamenti, mostrando caratteristiche da corridore completo, che potrebbero consentirgli di emergere in diversi contesti.
QualitĆ simili, mostrando uno spunto veloce forse un poā migliore, per il britannico Robert Donaldson, che nelle ultime due stagioni ha militato nella Trinity Racing. Il 22enne si ĆØ imposto in una tappa dellāOrlen Nations Grand Prix (gara della Coppa delle Nazioni U23) e ha colto il secondo posto nellāultima Parigi-Roubaix di categoria, ottenendo poi diversi piazzamenti in corse di categoria .2 e anche in una gara importante come il Tour of Britain, mostrando una crescita interessante nel corso dellāultimo anno che in squadra si augurano possa ulteriormente proseguire.
Organico Team Jayco AlUla 2025
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Potenziale Team Jayco AlUla 2025
Volate - 7.3
Colline - 8
Montagne - 7.7
PavƩ - 5.1
7
Con l'eccezione dello scambio Simon Yates-Ben O'Connor, quest'ultimo nuovo faro per le gare a tappe, la compagine australiana si affiderĆ piĆ¹ o meno agli stessi corridori dello scorso anno per cercare dei risultati che possano consentirle una permanenza tranquilla nel WorldTour. Piuttosto attrezzata per le salite e per le corse piĆ¹ movimentate, la squadra resta invece piuttosto scoperta per il pavĆ©, mentre nelle volate pure ci sarĆ solo Groenewegen come finalizzatore, visto il quasi certo addio di Ewan.
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